Una giornata particolare
Pubblichiamo un contributo della nostra Segretaria Gabriella Solari
Il 22 novembre abbiamo festeggiato la Giornata Nazionale degli alberi.
La festa è stata organizzata in una piccola scuola molto particolare e accogliente, la scuola di Casa del Duca.
Già il nome è terribilmente impegnativo, i ricordi corrono a Cosimo I° de Medici e poi al sito archeologico dove Gaetano Chierici nel 1872 ritrovò antiche e ricche sepolture di origine etrusca.
La scuola oggi ospita circa 220 bambini che frequentano le cinque classi della scuola primaria, è inserita in un tranquillo paesaggio di campagna, circondata da qualche vigna, olivi e una legnaia, e campi, una volta incolti.
È qui che è nato un progetto tra Lions e la scuola, che ha lo scopo di migliorare il mondo cominciando a convincere i piccoli studenti sull’importanza di vivere in un ambiente naturale, integro e bello, scoprendo attraverso l’osservazione dei ritmi della natura i rapporti che intercorrono tra gli uomini e il territorio.
I campi, che circondano la scuola, abbandonati e difficili, sono stati lavorati e la terra dissodata, completata con l’irrigazione, tutto per far vivere un orto e scoprire la meraviglia di un seme che si trasforma e vive.
Per scoprire i ritmi delle stagioni, imparare a cogliere la rinascita della primavera e il calore che fa maturare i frutti dell’estate, e poi, al rientro a scuola con i primi freddi, l’autunno con le foglie che cambiano colore dal verde al giallo e all’oro, e la terra che si addormenta nell’inverno, abbiamo rinnovato l’impegno perché i bambini potessero, attraverso gli alberi e la loro vita, riflettere sull’importanza che ha crescere un albero.
Oggi “Giornata degli Alberi”, li aiutiamo con le loro insegnanti a mettere a dimora nuove piante, alberi da frutta che lasciano già immaginare i meravigliosi frutti che curati dalle mani infantili gli alberi sapranno dare.
I bambini, con l’aiuto di insegnanti sensibili, avidi di natura e di partecipazione hanno preparato disegni, poesie, canti e perfino, i più grandi piccole storie da ricordarci, interpretate con una sensibilità spontanea che ci commuove.
Ognuno di loro sembra aver bene compreso che con quei loro piccoli gesti, contribuiranno a dare un po’ di sollievo alla terra.
Qualcuno tra di loro è stato impegnato a spiegare agli adulti, come piantare un albero sia un gesto di grande importanza per la salute del nostro ecosistema, hanno dato prova di possedere già una vera coscienza ecologica, e di come sentano forte il sentimento di appartenenza con la natura che dà la possibilità ad ogni individuo di sentirsi parte integrante del tutto.
Con l’aiuto delle loro insegnanti, parlano dei protocolli, delle intese, delle norme, che da tempo ormai cercano di difendere il nostro ambiente e parlano del problema della deforestazione, come di uno dei problemi che determinano l’effetto serra responsabile dei cambiamenti climatici con le cui conseguenze facciamo i conti in tutte le stagioni.
E poi la loro allegria contagiosa, canti, girotondi, storie di artisti che hanno ritratto l’Elba esaltando la natura e i paesaggi.
Li abbiamo visti sporcarsi finalmente le mani con la terra piantando gli alberi da frutto con la curiosità di scoprire quali doni squisiti gli riserveranno.
La loro insegnante Jolanda alla fine ha detto una frase che racchiude l’intento di tutti:
“ gli alberi vivranno perché l’abbraccio di un bambino diventa uno scambio vitale”