I GIGANTI ADDORMENTATI DEL CICLO GLOBALE DEL CARBONIO
Relatore il Prof. Beppe Tanelli, primo Presidente del PNAT
“Tutti i giorni dovrebbero essere la Giornata Mondiale della Terra”, è un aforisma pronunciato dal Presidente del Lions Club Isola d’Elba Ciro Satto durante l’introduzione al convegno pubblico sui cambiamenti climatici e sull’alterazione del ciclo del carbonio, causato dagli effetti negativi delle attività umane, dal titolo “I GIGANTI ADDORMENTATI DEL CICLO GLOBALE DEL CARBONIO”, organizzato dal Lions Club nel pomeriggio di sabato 30 aprile nella sala congressi dell’Hotel Airone. Relatore della conferenza era il Prof. Beppe Tanelli, primo Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, coadiuvato dalla D.ssa Franca Zanichelli, già socia del Club ed ex Direttrice del PNAT.
L’attenzione ai cambiamenti climatici non è una novità, a tal proposito Tanelli ha ricordato che la Giornata Mondiale della Terra fu istituita ben 72 anni fa per richiamare l’attenzione sul sistema termodinamico chiuso del nostro pianeta, aperto solo all’energia che ci viene dal sole. All’interno di tale sistema, nella litosfera, idrosfera, atmosfera e biosfera, si svolge il ciclo del carbonio, scindibile in Ciclo Corto e Ciclo Lungo, che riporta questo elemento chimico nell’atmosfera.
Il Prof. ha proseguito sottolineando come, essendo iniziato 4,5 miliardi fa il processo di formazione della Terra e che tale sistema è stimato spegnersi fra altri 4,5 miliardi di anni, noi ci troviamo a vivere proprio al centro di questa evoluzione, nel corso della quale si sono verificati, in cicli di alcuni milioni di anni, innalzamenti ed abbassamenti della temperatura media da +10°C a – 10°C.
Tali cicli hanno cominciato a subire un’accelerazione a partire già dal neolitico: quando cioè l’uomo ha cominciato a trasformare la materia, ma il colpo di grazia è venuto alla fine del diciannovesimo secolo con la rivoluzione industriale ed il conseguente ciclo antropogenico del carbonio che in un tempo brevissimo, se confrontato con le fasi naturali di mutazione, a causa delle emissioni, ha prodotto un aumento termico di 1°C, fissando il carbonio da litosfera ad atmosfera in modo anomalo, con il conseguente incremento del gas serra, già teorizzato nel 1824 dal fisico francese Joseph Fourier, e dei noti effetti negativi che ciò comporta sulla vita del pianeta, quali: crescita di 4 mm annui del livello dei mari che assorbono il 90% del calore prodotto dal riscaldamento globale, aumento dell’acidità marina, compromissione delle barriere coralline e dell’esoscheletro di animali acquatici, ecc.
Il relatore quindi, a conclusione della sua relazione, nel porsi la domanda su cosa fare per rimediare a questo processo negativo, ha enumerato una serie di azioni da mettere in rapidamente in atto: abbattimento dell’uso dei combustibili fossili, utilizzo di energie rinnovabili, recupero di materiali con riuso e riciclo, risparmio energetico, cattura e sequestro dell’anidride carbonica, elettrificazione, predilezione di economie sostenibili, eque e solidali.
È quindi seguito un breve intervento di Franca Zanichelli che ha ricordato come siano oggi in atto tentativi transeuropei e mondiali intesi alla cattura ed inglobazione dell’anidride carbonica, ma come nel contempo si continui con comportamenti intollerabili come la riduzione delle aree verdi o vari impedimenti burocratici di ostacolo alla messa a dimora di altre piante, e ciò nonostante che anche la nostra Costituzione sia stata oggetto di importanti cambiamenti in tal senso.
L’evento si è concluso con i ringraziamenti del Presidente Satto rivolti ai relatori, al numeroso pubblico presente in sala e alla lion Gabriella Solari ispiratrice dell’incontro.